Da sempre la natura ha ispirato creazione artistiche, anche e soprattutto tra i bijoux e nella gioielleria. Poco conosciuto è, invece, il rapporto tra la pianta di Carrubo, del suo seme e del suo legno con il mondo dei "preziosi".
Dal seme di carrubo, deriva il carato, unità di misura delle pietre preziose e della purezza dei metalli. Il termine carato deriva infatti dalla parola araba qīrāṭ, che a sua volta deriva dal greco keration, e significa letteralmente “piccolo corno”. Questo piccolo corno altro non era che il frutto del carrubo, il lungo baccello di cui sono ghiottissimi asini e cavalli e che talvolta si trovano ancora alle fiere paesane.

Vi era l’antica credenza che i semi del carrubo avessero tutti lo stesso peso, essendo ad occhio molto uniformi, perciò vennero presi come comparazione occhio-metrica per la grandezza delle gemme e poi in epoca moderna, all'inizio del 1900 , il carato divenne il peso ufficiale in gemmologia e lo stesso termine si utilizza per misurare la purezza dei metalli.
Ma il Carrubo,
come la Stramma, é una pianta spontanea del mediterraneo,
sempreverde, longeva, plurisecolare. Per le caratteristiche di durezza e resistenza, il suo legno veniva (e talvolta viene ancora) impiegato per utensili e macchinari soggetti ad usura.
La tradizione vuole che un "maglio di carrubo" veniva utilizzato per rendere la Stramma più morbida e facile da lavorare, battendola.
Innovando e trasformando proprio la lavorazione della
Stramma,
Lisa Tibaldi Terra Mia ottiene le sue linee di
Bijoux che hanno delle caratteristiche di preziosità ben delineate: sono
ecosostenibili, in
serie limitate,
Made in Italy,
fatte a mano, ad
alta connotazione territoriale.
Stramma lavorata come se fosse tessuto, double face, a foglia larga o a listarelle, incastonata in elementi metallici semi preziosi in ottone o bronzo, in bagno galvanico silver, gold, o rose gold per creare gioielli e parure assolutamente unici.
Idee originali per regalare Emozioni!

Leave a comment